17 febbraio: la giornata del gatto

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Dal 1990 a oggi ogni 17 febbraio si “festeggiano” i gatti. Tutto è nato quasi per caso quando Claudia Angeletti, giornalista esperta di comportamento e grande appassionata del mondo felino, propose un sondaggio-referendum tra i lettori della rivista “Tuttogatto” per stabilire un giorno da dedicare a questi animali affascinanti, celebrati dall’arte e dalla letteratura. La proposta più apprezzata fu quella di una lettrice, Oriella Del Col, che vedeva nel 17 un buon modo per “irridere” ogni scaramanzia e nel mese di febbraio il trionfo degli spiriti liberi ed anticonformisti (tipici del segno dell’acquario) che, proprio come i gatti, non amano sentirsi oppressi da troppe regole.

I consigli di lettura

Sono moltissime e per tutti i gusti le pubblicazioni recenti che riguardano i gatti. Per gli amanti dei “classici” Einaudi propone una galleria di racconti d’autore che spaziano dall’inquietante gatto musicale di Roald Dahl al ribelle a quattro zampe di Patricia Highsmith, dal randagio speciale di Doris Lessing, agli affamati di Murakami. Invece ne La vita segreta dei gatti (Saggiatore) l’etologo Giorgio Celli (scomparso nel 2011) svela i misteri più curiosi del comportamento felino. Per chi preferisce letture brevi e divertenti è in libreria per Corbaccio Il gatto che arrestava i malviventi (e altre storie) di Detlef Bluhm, autore anche di Tutto quello che vorreste sapere sui gatti, selezione puntuale e inedita di tutte le curiosità storiche e sociali sul tema. Roba da gatti (Longanesi) della scrittrice inglese Doreen Tovey, morta nel 2008, Chopin di Eva Polanski, in libreria per Piemme, e Memorie di un gatto di Regina Henscheid (Tea) sono romanzi ispirati ad avventure realmente vissute mentre Il mio gatto lo sa di Helga Hofmann edito da Sperling & Kupfer è una guida pratica su come vivere e comunicare con un piccolo peloso. Da non perdere, per chi ama humour e filosofia, Prenditela comoda, l’arte di vivere felici secondo i gatti (Tre60) in cui Francesco Marciuliano si insinua nella testa di un micio per spiegare a noi umani le semplici regole per una vita beata.

stregattodisneyDai cartoon agli scrittori

Dall’ironico Garfield alla pestifera Birba, passando per Silvestro e lo Stregatto (o gatto del Chesire). E come dimenticare gli Aristogatti o Tom, il micione grigio impegnato senza fortuna nella caccia al topolino Jerry? E non ci sono solo fumetti e cartoni! Il gatto è anche protagonista di buona parte della letteratura. Gli scrittori più noti che hanno parlato del nostro splendido amico a quattro zampe sono Charles Perrault nel famosissimo Il gatto con gli stivali, Baudelaire nella celebre poesia Le chat, Checov, Dumas figlio e Victor Hugo, il cui gatto Canonico si dice dormisse in una cuccia più simile a un trono. Ma la storia è fatta anche di aneddoti meno noti. Per esempio in pochi sanno che lo scrittore Domenico Balestrieri (1714-1780), dopo la morte del suo gatto, chiese a un centinaio di poeti di comporre versi in suo onore. Risposero in circa 80, dando vita al primo libro della storia dedicato a un piccolo felino. Tra gli scrittori che si sono dedicati ai gatti, oltre a Ernest Hemingway, la cui villa a Key West (Florida) è ancora popolata da oltre 60 discendenti della sua micia polidattile SnowWhite , ci sono Marlen Haushofer, il nobel Doris Lessing, entrata nella letteratura mondiale proprio con il romanzo Gatti speciali del 1967 e Rosa Luxemburg che si preoccupava della sua Mimì anche durante gli anni della prigione.

Oltre 60 gatti popolano ancora oggi la casa museo di Hemingway

Oltre 60 gatti popolano ancora oggi la casa museo di Hemingway

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